Pleiadiani

L'ENIGMA DEI PLEIADIANI

La prima volta che ne sentii parlare era il 1977, avevo 28 anni. Il colonnello Wendelle Stevens (USAF, in pensione) e Jim Lorenzen, fondatore e direttore dell’APRO (Aerial Phenomena Research Organization), vennero a trovarmi per discutere dell’analisi da effettuare su alcune foto di UFO fatte da uno svizzero di nome Eduard "Billy" Meier. In passato avevo lavorato come artista e produttore musicale, e a quel tempo organizzavo tour per Alice Cooper e altri grandi del Rock. Ero aggiornato sulle ultime novità nel campo dell’analisi digitale, audio e video, sapevo quindi come approcciare il progetto. Quelle di Meier furono le prime foto di UFO che avessi mai visto e mi impressionarono molto. Ancora oggi rimangono per me tra le più sconvolgenti immagini di UFO che conosca. Ero del parere che tutta la storia di Billy Meier fosse di enorme importanza, andava analizzata con la massima attenzione e diligenza. Non solo: una donna, proveniente dalla costellazione delle Pleiadi, aveva posato per lui, con la sua astronave, per farsi riprendere. Se solo lo avessimo rivelato, il mondo sarebbe diventato un posto totalmente diverso, ma sono stato un ingenuo. Billy Meier vive in Svizzera, un paese bellissimo, democratico e politicamente neutrale, ricco di vallate e campagne, uno scenario perfetto per le oltre 500 foto scattate da Meier e per un appuntamento con un’avvenente figura femminile dello spazio, la cui "fuoriserie" poteva viaggiare alla velocità della luce. Di più: la ragazza aveva dato un passaggio a Meier in uno dei quattro tipi di astronavi pleiadiane, viaggiando attraverso il tempo e raccogliendo campioni dei loro metalli.
In America le cose andavano un po’ diversamente. Il tentativo di trovare attrezzature ed esperti di elaborazione di immagini, che fossero d’aiuto nell’esaminare foto di UFO si rivelò piuttosto frustrante. Nel 1978 i computer erano workstations e calcolatori. Lo stato dell’arte era rappresentato da elaboratori di immagini dotate di 64K di Ram e un disco fisso da 5 MB, il tutto al costo di 100.000 dollari. Il prezzo di uno scanner da tavolo partiva da 50.000 dollari e la cosa peggiore era che la maggior parte delle attrezzature si trovava in laboratori di proprietà del governo statunitense e agenzie della Difesa, o da loro controllati. Con Wendelle Stevens ci rivolgemmo a diversi centri di ricerca della NASA e delle migliori compagnie americane, tra le quali IBM e Northrop, e organizzazioni quali la U.S. geological Survey e la Marina Americana. Era come "Missione impossibile". Penetrare nei laboratori Sandia e della Jet Propulsion voleva dire disporre di credenziali speciali e a volte anche dell’inganno per convincere qualcuno ad assisterci. Per alcuni dei tecnici il caso era un falso, ma i risultati di laboratorio dicevano il contrario.
Nonostante questo perseverammo e alla fine trovammo molti professionisti che, in segreto, testarono quelle foto di UFO. Punto critico, la segretezza. Questi laboratori di norma non erano autorizzati a seguire progetti personali come l’analisi di foto di UFO, quindi, quando successivamente altri ricercatori indagarono sul caso, conducendo ricerche sui luoghi in cui eravamo stati, avrebbero negato, come d’accordo, di essere stati coinvolti in qualsiasi modo nell’analisi delle foto di UFO di Billy Meier. Sebbene nemmeno un laboratorio riuscisse a stabilire che le foto erano false, gruppi ufologici quali l’APRO e il MUFON le bollarono come tali, e il campione del discredito divenne Kal Korff. Volevo capire come mai quelli che ritenevano false le foto di Meier ci mettessero tanta passione. Scoprimmo, da parte dei debunkers, menzogne e imbrogli che continuano ancora oggi e, come in tutti i casi più importanti, l’opera di discredito di quanti erano stati coinvolti nel caso fu condotta accuratmente: colpirono Meier e la sua famiglia, ed anche il sottoscritto. Non c’erano prove del falso, ma devo ammettere che la vicenda suonava un po’ sospetta. I contatti avvenivano mediante deboli segnali che Meier riceveva telepaticamente. Nonostante la sua menomazione (aveva perso un braccio in un incidente automobilistico, in Turchia nel 1963, N.d.R.) Meier inforcava il suo motorino e si recava nel bosco per incontrare Semjase, una saggia pleiadiana di 400 anni. Le Pleiadi formano la costellazione delle "Sette Sorelle" venerata dai Greci, Maometto, gli antichi egiziani (il cui tempio di Hator è orientato verso la costellazione) e i giapponesi (che la chiamano Subaru). Tradizioni della tribù africana dei Dogon, dei Lakota Sioux e degli Ojibwa, raccontano di antichi contatti con la gente delle Pleiadi. Ma non un semplice contadino svizzero. Billy Meier affermò di avere avuto almeno 100 incontri faccia a faccia con Semjase. Nel tempo, questi contatti sarebbero proseguiti. Cominciai ad analizzare campioni di metallo e acquistai un computer grafico per le immagini. Si vociferava di un libro e di ud documentario. Ma dovevo districarmi tra le indagini ufologiche e le promozioni dei tour musicali.
Dovevamo scegliere dove effettuare i test, ad esempio la struttura dei laboratori JPL della NASA. Avrei fatto le ricerche, ottenuto qualche nome, chiamato Wendelle Stevens e ne avremmo discusso nel nostro codice. Dal cancello di entrata in poi incontrammo pochi ostacoli: le nostre credenziali ci consentirono di entrare ovunque. Ci si incontrava sempre con un nostro "collegamento" al bar o al centro ricreativo del personale (ERC). Fra un hot dog e una bistecca, mostravamo le foto ai nostri contatti, poi giungevamo in prossimità di una stanza simile al centro di controllo del NORAD, dove era disponibile il massimo della tecnologia a noi utile. Seduti ad un tavolo in una struttura di sicurezza del Deep Space Network, con esperti in analisi di immagini si discuteva di materiale fotografico sugli UFO. Tutto sembrava comunque troppo facile. Avendo libero accesso ad apparecchiature costosissime e con l’aiuto delle migliori menti del programma spaziale, pensavamo che ne saremmo usciti con qualcosa di buono.
Tuttavia, con il passare del tempo, iniziai a sospettare che qualcuno fosse a conoscenza di ogni nostra mossa e stesse favorendoci ad hoc, aprendo solo alcune porte. I risultati delle analisi erano sempre "positivi", non mostravano prove che si trattasse di un falso. Ma la situazione andava complicandosi: i tecnici si mostravano impressionati dalla qualità delle foto, ma volevano discutere delle altre prove, dei campioni di metallo, delle tracce di atterraggio e, cosa più importante, dei veri e propri contatti. Ci sembrava di fornire dei briefings a livelli altissimi. E nessuno poteva parlarne, o filmare alcunché.
Al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena mi venne un’idea: di lì a poco la navicella spaziale Voyager avrebbe intrapreso il suo viaggio verso Giove. Stavamo lavorando al tour mondiale del leggendario gruppo dei Moody Blues e la proposta fu quella di intitolare sia il tour sia il nuovo album "Voyager", usare video e foto della missione spaziale forniti dal JPL per il tour. Alla NASA ne furono entusiasti, e anche i componenti della band. Allo stesso tempo, Junichi (Jim) Yaoi della Nippon TV ci assunse per acquisire immagini dal JPL e inviarle in Giappone. Le videocamere erano la chiave! Ma c’era una seconda buona ragione per tenere i contatti con il JPL: accedere a tutti i laboratori con una videocamera, grazie al nostro passi per la stampa, ottenemmo dalla NASA una suite del centro media e relazioni pubbliche Von Karman. I giornalisti del National Geographic e Ted Koppel (famoso anchorman della ABC, N.d.R.) dovevano passare per la nostra suite per raggiungere le loro scrivanie. In sostanza, girammo tutto il possibile. Ma non potevamo ancora parlare delle nostre esperienze. Quando Steven e Welch (Tom, uno dei riucercatori inzialmente coinvolti nelle indagini con i coniugi Elders, N.d.R.) si presentarono con una scatola contenente campioni di roccia le cose presero un’altra piega. Prima cosa da fare: un inventario. In un hangar dell’aeroporto Scottsdale, in Arizona, sistemammo su un telo nero grande quanto un campo di basket tutti i campioni di roccia. L’elenco dei potenziali scienziati che avrebbero condotto i test era altrettanto vasta. Alla fine, la nostra scelta cadde su Marcel Vogel della IBM. Non solo Vogel aveva sviluppato i fosfori televisivi a colori e le emulsioni magnetiche per i floppy disk, ma aveva lavorato a ricerche paranormali con l’astronauta Edgar Mitchell e il suo istituto di Scienze Noetiche. Era l’uomo giusto: di mentalità aperta, credibile e, soprattutto disponeva di un laboratorio incredibilmente avanzato, con le ultime novità nei microscopi a scansione elettronica. Sulle prime Vogel si mostrò scettico, ma lo convinsi a dare almeno un’occhiata a quanto avevamo scoperto. Più di quanto mi aspettassi, ne fu meravigliato. Nella stessa sostanza risultavano presenti tutti gli elementi atomici da 1 a 59; materiali organici erano fusi a freddo e miniaturizzati. Vogel non riusciva a capire come fosse possibile. Sebbene avesse acconsentito a mantenere l’assoluta segretezza, appurammo che aveva condiviso le scoperte con il ricercatore aerospaziale NASA-Ames Richard Haines e con il dottor James Hurtak. La prova più importante del caso Meier erano i campioni di metallo - per un totale di una trentina di libbre di materiali - ma ben presto alcuni dei campioni iniziarono a sparire.
Come per le immagini, non potevamo parlare del fatto che eravamo in possesso di prove decisive. Di come fossero composte le macchine volanti che viaggiavano nel tempo e nello spazio. Che svolta per i fisici e per l’intera comunità aerospaziale. Non solo avevamo davanti la struttura atomica di quelle macchine, Billy Meier era in grado di spiegare come erano composti i materiali e come le astronavi fossero in grado di volare. Sfortunatamente quando le prime informazioni iniziarono a circolare, l’intero caso venne trattato come un imbroglio. E nessuno gli diede peso. Cercammo di aumentare la sicurezza. A Lee Elders e Tom Welch fu imposto di mantenere intatte le prove e tenere buoni i ricercatori. Io dovevo occuparmi dell’inoltro dei materiali ai laboratori di nostra scelta, da cui ottenere dei "debriefings" (rapporti informativi). Si andò formando un "collegio invisibile"; gli scienziati ai quali avevamo mostrato le prove erano ansiosi di saperne di più. Intanto, le organizzazioni ufologiche si dichiaravano convinte che fosse tutto una truffa. Così, per ragioni di sicurezza, a prescindere dal parere dei debunkers, a loro non sarebbe stata fornita alcuna informazione. Erano fatti troppo importanti per dei dilettanti. Verrà tutto rivelato, si disse, in un libro. Questo aveva senso: il controllo operativo sarebbe stato assicurato diffondendo le informazioni tramite un libro. "UFO Contact from the Pleiades" di Lee Elders fu pubblicato nel 1979. Si scatenò l’inferno. Tutti, da Shirley Maclaine ad Alain Klein (socio dei Beatles nella ABKCO) lo volevano sulle scene. Pleiadi stava per diventare una parola abituale. Tenemmo dei meeting agli Universal Studios: c’erano libri e cassette sulle Pleiadi dappertutto. Barbara Marchiniak avrebbe canalizzato i messaggi dei pleiadiani. E il MUFON era su tutte le furie, perché non lo avevamo coinvolto in nulla.
L’obiettivo delle analisi, purtroppo, si era perso nella confusione generale. Lo scopo era avere le prove per "provare l’esistenza" degli extraterrestri? Pensavo che lo scopo fosse corroborare con prove la validità del caso per poter studiare i contatti faccia a faccia. Non era più importante conoscere quello che i Pleiadiani avevano da dire? Da dove venivano? Cosa pensavano? Cosa dicevano? Semjase aveva incontrato Billy Meier più di 135 volte. Aveva portato con sé altri ET: Ptah, Asket e Quetzel. Avevano tutti sembianze umane. Visitavano la Terra da molto tempo. Diedero a Meier sconvolgenti informazioni su diversi argomenti, dalla scienza alla filosofia. Si mostravano preoccupati per noi umani, i fratelli minori. Stavamo, e lo facciamo ancora, distruggendo noi stessi e il nostro pianeta. Proliferano le armi nucleari, le carestie, le malattie e religioni prive di senso, non contribuiscono ad elevare spiritualmente i loro fedeli... queste erano le chiavi dei loro messaggi. A me i messaggi suonano veritieri. Qualcosa, dalle parole di una donna che viene dallo spazio, ci viene in aiuto. Si avverte che quelle parole sono rivolte a ciascuno di noi affinché si faccia qualcosa riguardo la condizione umana. Più forti saranno gli attacchi dei debunkers più rilevanti diventeranno i messaggi dei Pleiadiani. Bene, su questo caso sono stati pubblicati dei libri, ne è stato fatto un documentario; i Pleiadiani sono arrivati nel nostro mondo.
Chi è Jim Dilettoso:
Ingegnere ed analista di computer grafica, già collaboratore dei laboratori JPL NASA per la realizzazione dei simulatori grafici di volo per il Voyager team, attualmente presidente della Village Labs di Phoenix, Arizona, specializzata in "image rendering" e software informatico high tech.

COSA SAPPIAMO DEGLI UOMINI DELLE PLEIADI

Le Pleiadi sono un ammasso stellare composto da sei o sette pianeti. Fanno parte della costellazione del Toro e la loro distanza è di circa 500 anni luce. Il caso più sensazionale della comparsa della costellazione delle Pleiadi è accaduto a John Spencer, trafficante di armi, nel monastero di Tuerin, in Mongolia, nel 1920, quando era ospite dei monaci tibetani. Un mattino, mentre si aggirava nei giardini, vide una scala di pietra che portava verso una caverna, ostruita da una specie di porta. Vi entrò e si trovò in una specie di sala ottagonale, e su una parete vi erano raffigurate le costellazioni del Toro. Su un’altra parete vide le costellazioni delle Pleiadi. In questo antro, illuminate da una luce verde fosforescente, scorse una fila di bare, in cui giacevano tre cadaveri. Uno era di un monaco buddista, l’altro di una donna, il terzo era un essere che indossava una tuta d’argento, un casco, e al posto degli occhi due grandi fanali che sprigionavano una luce abbagliante. Il mattino dopo, un monaco lo accompagnò in una sala identica a quella vista il giorno prima: vi erano 15 piccole bare e in una l’essere con la tuta d'argento. Alle domande di Spencer, il monaco rispose: "Quest’essere era un grande maestro venuto dalle stelle". Le uniche spiegazioni logiche dell’episodio si rifanno alle ipotesi più tipiche dell’archeologia spaziale: visitatori stellari discesi sulla Terra in tempi antichi. A quanto sembra i Pleiadiani avrebbero un aspetto umano, alti, biondi o bruni, e molto simile a noi terrestri. I Pleiadiani sembrano essere gli alieni maggiormente percepiti telepaticamente dai channelers, da cui riceverebbero numerosi messaggi di stampo apocalittico/spirituale. Secondo alcuni contattisti, i Pleiadiani sarebbero riconducibili agli angeli dell’Antico Testamento, e farebbero parte di una confederazione galattica di civiltà ultra evolute, il cui principale esponente sarebbe Ashtar Sheran. I loro principali nemici sarebbero umanoidi con la pelle olivastra e gli occhi a mandorla conosciuti familiarmente con il nome di "uomini in nero", oltre ai rettiliani (o homo-saurus). Principale esponente del contattismo con i Pleiadiani è Billy Meier, che in tre volumi ("Anni luce" 1987, "Contatti dalle Pleiadi" 1990, "Messaggio dalle Pleiadi") ha raccontato le sue esperienze. Secondo alcuni contattisti, i Pleiadiani gestirebbero sulla Luna circa 340 basi dislocate nel sottosuolo, vere e proprie città sotterranee. Assieme ad altri alieni gestirebbero inoltre basi su Marte, Ganimede, e sulla stessa Terra allo scopo di controllare l’operato dei terrestri. Comunque il mistero dei Pleiadiani - che secondo alcuni studiosi avrebbero basi anche nei poli e per questo vengono detti anche "Polariani" - resta ancora oggi irrisolto e avvolto nel più fitto mistero.
PLEIADIANI STORIA E CULTURA

Da qualche anno circolano in Internet voci e siti che parlano di un grande cambiamento, sia a livello spirituale per gli esseri umani, sia a livello planetario.
Per quanto riguarda il nostro pianeta si dice che verrà sconvolto da terremoti, alluvioni e vari disastri che muteranno completamente l’aspetto e il clima di molte zone della Terra; a livello spirituale, coloro che sopravviveranno saranno dotati di maggiore sensibilità, discernimento e capacità spirituali avanzate, perché si passerà dalla terza alla quinta dimensione!
In tutto questo i Pleiadiani, una razza aliena imparentata con i moderni esseri umani (e ovviamente molto più sviluppata tecnologicamente e spiritualmente) avranno un ruolo molto importante: essi sono infatti i guardiani dell’universo, e guidati da Ashtar Sheran , cioè l’Arcangelo Michele , vogliono aiutarci a migliorare ed evolvere.
Tra i vari insegnamenti che ci vengono trasmessi, il più importante di tutti è , a mio parere, quello dell’importanza dell’Amore. Un amore, non inteso come probabilmente verrebbe inteso dalla maggioranza degli esseri umani, ma un’energia positiva di cui tutte le cose e gli esseri viventi sono dotati. L’amore, per esempio, tra uomo e donna, può anche portare ad atti violenti, mentre questa energia di cui si parla è un sentimento più alto, che si può raggiungere solo attraverso uno stato, se possibile perenne, di gioia, accettazione e calma interiore.
I Pleiadiani e tutti i popoli alleati in questa causa, che sono riuniti sotto una federazione, chiamata “Alleanza Bianca” , nel 2012 (questo l’anno in cui dovrebbe avere inizio la Nuova Era) si mostreranno con le loro astronavi e soccorreranno tutti coloro che ne avranno bisogno, portando moltissimi esseri umani all’interno delle loro navi e curando i feriti.
 
STORIA
I Pleiadiani vengono da un sistema stellare chiamato Pleiadi, formato da 7 stelle che si trovano nella costellazione del Toro. Esso si trova a 500 anni luce dal pianeta Terra. I Pleiadiani sono una razza umanoide che visita la Terra spesso e con i quali condividiamo le stesse origini. I Lyrani da Lyra sono i nostri antenati comuni.
Le sette stelle che formano le Pleiadi sono: Taygeta, Maya, Coela, Atlas, Merope, Electra, Alcoyne.
A causa delle numerose guerre su Lyra, molti Lyrani pacifici lasciarono il pianeta con le loro astronavi fino a raggiungere le Pleiadi, atterrando su un pianeta chiamato Erra, vicino alla stella Taygeta, dove posero le basi per la loro nuova civiltà nell’anno 228.000 A.C.
Essendo un’antica razza di umanoidi, i Pleiadiani hanno registrato l’evoluzione della razza umana dall’inizio fino ad ora; essi sostengono che la Terra ha 626 miliardi di anni di vita.
Intorno al 225.000 A.C. i Pleiadiani scoprirono un piccolo sistema solare con un pianeta chiamato Terra durante una delle loro esplorazioni fuori dalle Pleiadi. Sulla Terra vivevano tre gruppi di popoli non civilizzati, il più numeroso di questi gruppi era composto da individui dalla pelle chiara, che erano discendenti da Lyrani. Essi erano giunti sulla Terra anni prima e furono obbigati a stare sulla Terra e ad entrare in un ciclo di incarnazione, a causa dei loro maltrattamenti verso i nativi del pianeta dalla pelle scura. Questo diventò il loro karma.
In quel periodo i Pleiadiani decisero di restare e creare società civilizzate sulla Terra.
La Federazione Galattica permise ai Pleiadiani di entrare in un ciclo di incarnazione con gli umani della Terra. I luoghi designati per fare questo furono Bali, le Hawaii, le Isole Samoa e l’India. I Pleiadiani restarono sulla Terra cercando di far sviluppare civiltà come Lemuria, Maya, e il popolo del Machu Picchu, provando a far sviluppare agli esseri umani una maggiore spiritualità.
L’ultimo leader pleiadiano, Plejas, lasciò la Terra perché era finalmente finata la guerra che si svolgeva sul loro pianeta nelle Pleiadi. Sentirono che era giunto il momento per gli umani di evolvere da soli. Prima di lasciare la Terra, i Pleiadiani vi lasciarono un loro leader spirituale, Jmmanuel, che più tardi fu conosciuto come Gesù. Egli era un’anima molto evoluta, il cui padre era Gabriele delle Pleiadi , e sua madre Maria una discendente dei Lyrani (quindi umana).
La Terra ha continuato ad evolvere senza i Pleiadiani fino ad ora.
Nel prossimo futuro, la Terra avanzerà nella quinta dimensione, quindi i Pleiadiani aiuteranno gli umani della Terra ad evolvere.
 
CULTURA
Quella che segue è una breve descrizione della Cultura Pleiadiana sul Pianeta Erra. Il pianeta è il 10% più piccolo della Terra, e si trova nella quinta dimensione, che è quella dell’amore e della creatività.
Sul loro pianeta vivono in pace da ormai 50.000 anni e fanno parte di una federazione pacifica assieme a molte altre razze di altri pianeti, tuttavia sono dotati di armamenti potentissimi che usano solo a scopo difensivo.
Il loro alto grado evolutivo li spinge a non intervenire mai nell'evoluzione di un pianeta. E' per questo motivo che non ci salveranno mai dai nostri gravi problemi, come ad esempio le guerre, la sovrappopolazione, le carestie,ecc..
Alla stessa maniera non si presenteranno mai per interferire nelle nostre decisioni, giuste o sbagliate che siano, poiché siamo solo noi gli unici responsabili del nostro destino. Il loro compito è quello di insegnarci le vere regole dell'esistenza in modo che noi, ed esclusivamente noi, possiamo risolvere i nostri problemi da soli.
Circa 400.000 persone vivono sul pianeta, perché questo è il numero ideale di persone per quel pianeta secondo le loro stime. I Pleiadiani sono telepatici quindi non hanno bisogno dei telefoni. Per I viaggi intorno al pianeta sono possibili grazie a un sistema di tubi. I Pleiadiani sono vegetariani, ma occasionalmente mangiano carne. Non hanno problemi di salute perché possono controllarla tramite i loro poteri mentali. L’età media è di circa 700 anni. La loro pelle è più chiara e liscia della nostra. I Pleiadiani non hanno sangue, la loro memoria genetica è fatta di luce.
I Pleiadiani non hanno un mercato come il nostro; tutti i beni sono forniti alle persone secondo quanto contribuiscono alla società.
I Pleiadiani viaggiano nello spazio grazie ad astronavi di diverse dimensioni, che possono percorrere miliardi miglia in pochi secondi viaggiando nell’iperspazio; per questo il viaggio da Erra al nostro pianeta dura solo 7 ore!
Eduard Billy Meier

In data 28 gennaio 1975 erano da poco passate le ore 14, Eduard Meier in aperta campagna Svizzera ebbe il suo primo contatto con un presunto essere alieno femminile di nome Semjase proveniente dalle Pleiadi.
Quel giorno Meier si era portato con il suo ciclomotore fuori dal villaggio Svizzero di Hinwill, fermandosi nella riserva naturale di Frech dove le uniche presenze erano, la natura e lui. Era già passata un' ora e un quarto circa dal momento in cui aveva lasciato la propria casa, alzando gli occhi al cielo,vide comparire un'oggetto di forma discoidale da dietro un gruppo di nuvole,dal quale di li a poco sarebbe scesa la donna extraterrestre Semjase; in quel preciso istante nasceva il "caso Billy Meier".
Presto la notizia dei suoi contatti con un altra civiltà oltrepassarono i confini svizzeri, i primi ad aprire un dossier d'indagine furono, Brit Elders, Lee Elders (coniugi), Tomas K.Welch, e il Colonnello dell'areonautica militare USA (in pensione) W.C.Stevens noto inquirente UFO, il team così composto iniziarono una minuziosa indagine sul posto, pensando forse di smascherare in poco tempo l'ennesimo impostore contattista, ma così non fu. Giorno dopo giorno constatavano nessuna incongruenza, nessun difetto nella vicenda che, stava andando avanti anche in loro presenza
Con il passare degli anni si rimane ancora più stupiti nel verificare come in alcuni incontri si parli di progresso scientifico e tecnologico del prossimo futuro in riferimento anche alla situazione ambientale della terra, ragionando oggi più di prima ci si può domandare, come faceva Meier ad inventarsi certe "cose" che negli anni a venire sono divenute delle realtà, anche solo dal punto di vista teorico scientifico.
Viene a conoscere l' evoluzione del nostro sistema solare e sui cambiamenti pericolosi dell'ecosistema della terra nel prossimo futuro. La cosa che stupisce più di tutte è che Meier sapeva già del disastro ambientale dell'ozono nel 1975, come faceva a saperlo, da dove poteva prendere informazioni da un paesino sperduto in Svizzera?
Qui di seguito riporto le parole della presunta astronauta pleiadiana Semajase la quale riferisce a Meier del pericoloso problema ambientale terrestre:
Per molti decenni abbiamo tenuto sotto controllo tutte le sfere del vostro mondo, i crescenti cambiamenti e gli effetti pericolosi. Ora, da alcuni anni abbiamo notato un continuo aumento e un pericoloso mutamento nella vostra atmosfera, che avrà conseguenze nefaste per ogni vita terrestre. Lo strato di ozono nell'atmosfera sta subendo cambiamenti sempre più rilevanti a causa delle irresponsabili influenze delle imprese umane
Diversi prodotti chimici, distruttori dell'ozono, salgono nell'atmosfera come sostanze gassose e colpiscono la fascia dell'ozono. Si tratta sopratutto di gas di bromo che raggiungono lo strato di ozono e lentamente lo fanno dissolvere.Già ne è stato danneggiato per circa il 6,38%. E' una percentuale ormai rischiosa e pericolosa per tutte le forme di vita e può indurre a mutazioni.
Si è arrivati a questa situazione in soli sessant'anni. Ci sono sostanze contenenti gas di bromo che distruggono pin piano lo strato di ozono come ho già accennato. Le radiazioni solari ultraviolette possono quindi invadere sempre di più l'atmosfera, influenzando tutte le creature. In alcune zone lo strato di ozono è già pericolosamente danneggiato e la sua funzione protettiva non è più costante. In tre diverse aree esiste già il pericolo che possa dissolversi entro pochi decenni, finendo per essere completamente distrutto qualora non venga limitata l'emissione di sostanze dannose. Se non si provvederà a ciò, nello schermo protettivo si apriranno squarci e le radiazioni ultraviolette potranno penetrare liberamente provocando forse la morte penosa di ogni forma di vita.
Tutto ciò che verrà raggiunto dalle radiazioni penetrate attraverso i buchi sarà esposto a un' irrimediabile distruzione. I prodotti chimici dannosi e le radiazioni sono emessi principalmente dai motori a scoppio e da tutti quei processi che distruggono la materia, come per esempio la fissione dell'atomo e operazioni simili che dal 1945, hanno continuamente sottoposto il corso del mondo e di tutte le cose viventi a un cambiamento funesto.
Prodotti chimici e gas dannosi emessi dagli oggetti della vita quotidiana, come bombolette spray, mettono in circolazione,oltre al bromo sostanze chimiche di altre specie, che salgono nell'atmosfera e la distruggono lentamente ma sistematicamente. Ricercatori e scienziati di diverse nazioni hanno fatto recentemente notevoli progressi, ampliando a tal punto le loro cognizioni da riconoscere l'effetto distruttivo sulla fascia di ozono di diverse sostanze chimiche e specialmente del bromo, e nella loro irresponsabile smania di potere vogliono valutarne le possibilità per scopi bellici. Hanno già ideato progetti di base per costruire vettori di missili il cui contenuto distruttivo e portatore di morte sarà costituito da acido bromidico.
Lanciati nell'atmosfera e fatti esplodere lassù, aprirebbero enormi squarci in quella e nella fascia di ozono, e tutte le radiazioni solari penetrerebbero senza trovare ostacoli. Buchi simili potrebbero chiudersi di nuovo solo lentamente, un processo per il quale occorrerebbero centinaia di anni se non venisse bloccato da un ulteriore emissione di sostanze distruttive. Un altro fattore ad entrare in gioco è che lo starto di ozono ha un certo movimento e si sposta. Un buco non distruggerebbe soltanto una regione ben definita ma , spostandosi in modo non controllabile, danneggerebbe anche altre regioni. Questo fatto non è ancora noto ai vostri scienziati. Si tratta di fatti cui fino a oggi non si è data molta pubblicità.
Questo è solo un esempio di quante nozioni venivano rivelate durante i suoi incontri, conoscenze scientifiche e spirituali, rispetto alle quali non so quante di queste potevano essere alla portata dell'opinione pubblica. Ribadisco che siamo negli anni 70 a pochi anni di distanza dall'inizio dell'esplorazione spaziale e, riviste, programmi televisivi, erano veramente pochi, che dire dei libri scientifici in circolazione, forse un po' troppo complicati per le persone comuni con una cultura di medio livello, Meier nella sua gioventù ha viaggiato molto questo è certo ma,chi poteva aver incontrato o cosa ha letto negli anni 60 per dargli lo spunto di costruire un falso messo in piedi ad arte. Sarebbe ben diverso il ragionamento se,tale evento fosse accaduto in questi ultimi anni,con tutti i mezzi di comunicazione ed informazione che abbiamo a disposizione sarebbe molto più facile e fattibile archittettare un evento di contattismo preciso come quello di Billy Meier.
Ma domandiamoci perchè allora sono comparse improvvisamente foto le quali si sono dimostrate palesemente false (vedi analisi fotografica su www.sentinelitalia.org da me eseguito ) e alla meta degli anni 80 Meier interruppe ogni tipo di relazione con i mass media? Personalmente ho due ipotesi da mettere sul tavolo.
Più di una volta Meier si era confidato con degli amici fidati e tra questi Wendelle C. Stevens, di essere stanco quasi esausto, preoccupato per la sua famiglia in quanto numerose erano le pressioni esterne, e alcuni parlano anche di minacce di morte e un attentato. Teniamo anche presente che, oramai la sua casa era stata presa d'assalto da numerose persone le quali volevano sentire direttamente dalla sua voce le sue incredibili esperienze, questo continuo pellegrinaggio limitava moltissimo la giusta privacy che una famiglia deve avere.Proprio per questi più che plausibili motivi e ad altri attinenti credo che Eduard Meier si sia screditato da solo con l'aiuto di qualche amico, facendo circolare foto indiscutibilmente false,che guarda caso ritraggono l'astronave cosidetta di ultima generazione dei Pleiadiani
Seconda ipotesi, si può ritenere che ci possa essere stata l'influenza pressante di qualche organismo occulto il quale ha manovrato fin dall'inizio, ed essendogli sfuggito di mano il controllo della situazione aveva interesse che la vicenda di contattismo, sfociata oramai in cultismo si concludesse agli occhi dei mass media.
Come si può ben dedurre dalla sintesi delle due ipotesi, c'è un filo di collegamento con il quale si possono legare insieme facilmente e in base a questo poter dare una piccola schiarita sul caso Meier.
Intorno alla vicenda Meier si è costituita un Associazione la quale prende il nome di FIGU, essa è l'unica che tiene le relazioni con Meier e per suo conto gestisce tutti i diritti sul materiale che il contattista ha raccolto a partire dagli anni 70 ad oggi, un archivio unico al mondo, foto comprendenti i negativi, filmati, audiocassette, scritture originali di tutti gli appunti di Meier, gli scettici ritengono che il tutto vada verso la speculazione del materiale, per far soldi facili, a me sembra invece che molti abbiano invece cercato di speculare sulla sua persona. Fortunatamente lui lo ha capito in tempo per isolarsi e vivere i suoi prossimi anni insieme alla sua famiglia in serenità e pace lontano dagli avvoltoi che iniziavano a suo tempo a girargli intorno.
Ma il caso Meier dopo 27 anni fa discutere ancora il mondo ufologico, e solo un uomo può conoscere indiscutibilmente la verità, quell'uomo si chiama Eduard Meier ed il caso rimarrà ancora aperto per molti lunghi anni, a noi non rimane altro che cercare, cercare di capire un uomo.